«...Mi sento come un vaso di creta, creato inzialmente da due sole mani che hanno scelto di mettermi al mondo, poi ce ne sono state altre che hanno contribuito a dargli forma. Non mi sento scomposta al mio interno, mi sento un'amalgama compatta, fatta da diversi ingredienti, non in contrasto tra loro ma che si sono incontrati e uniti tutti in me...Le relazioni che si sono instaurate, sono evolute, sono diventate legami che non hanno bisogno di un nome che li riconducano ad una parentela: sono affetti veri e propri che crescono e si mantengono tutt'oggi...»
[A., una ragazza in affido]