Trovati 40 documenti.
Il 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l'opinione pubblica su “una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata, causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano” (Risoluzione ONU 54/134, dicembre 1999)
Secondo l’Articolo 1 della Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne, la violenza contro le donne è:
“ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”
In Italia, nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 20 novembre 2022 sono stati registrati 104 femminicidi,
88 donne sono state uccise in ambito familiare/affettivo; tra queste, 52 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.
(fonte: https://www.interno.gov.it/it/stampa-e-comunicazione/dati-e-statistiche/omicidi-volontari-e-violenza-genere)
Leggiamo per informarci e contribuire ad azzerare questa statistica.
Trovati 40 documenti.
Milano : Rizzoli, 2022
Abstract: Ero convinta che mio padre e mio fratello fossero venuti per uccidermi e ho provato a far capire a quelli delle Nazioni Unite che temevo che qualcuno li avrebbe aiutati. Sapevo come funzionavano le cose in Arabia Saudita: mio padre avrebbe potuto corrompere le guardie perché lo lasciassero entrare. Con queste parole drammatiche, la diciottenne Rahaf ricorda il terrore di quel gennaio 2019, quando - dopo accurata pianificazione - fuggì dalla propria famiglia e dal proprio Paese d'origine. Era certa che, se l'avessero catturata e riportata a casa, sarebbe andata incontro alla morte, lo stesso destino toccato ad altre donne ribelli. Ma riuscì a salvarsi aprendo un account Twitter per lanciare un sos al mondo e chiedere asilo in Occidente. Oggi, a tre anni di distanza da quei fatti, Rahaf pubblica questo libro straordinario in cui non solo ripercorre istante per istante la pericolosissima fuga, ma si abbandona a un racconto immersivo e assolutamente inedito. Tutta la sua vita precedente fa accapponare la pelle. Cresciuta con grandi privilegi economici ma sotto lo stretto controllo dei familiari maschi - compreso il padre, che ricopre un'alta carica politica -, Rahaf ha subìto un'infanzia e un'adolescenza di maltrattamenti, oppressione e inganni. Era, del resto, la norma nel Regno del "tutto proibito" in cui le donne, fin da bambine, vivono secondo i dettami di un sistema repressivo che le affida legalmente al totale controllo dei loro guardiani. Dal disagio nell'indossare il niqab, il velo integrale che toglie l'identità, al senso di privazione per i diritti negati (le ragazze non possono andare in bicicletta per non perdere la verginità!), alle punizioni esemplari per i primi amori proibiti, peggio ancora se omosessuali, "Ribelle" è un documento unico sulle inaccettabili violenze e umiliazioni che ancora oggi le donne subiscono e, insieme, uno sbalorditivo esempio di tenacia femminile nella ricerca della libertà.
[Milano] : Piemme, 2022
Abstract: La storia commuovente di Fatim Jawara, giovanissima calciatrice che ha perso la vita sognando l'Europa. Un'indagine senza precedenti sulla condizione femminile e sul calcio in Africa. Fatim Jawara è una promessa del calcio femminile, gioca in porta nella Nazionale giovanile del Gambia. Sui polverosi campi africani ha imparato a tuffarsi da un palo all'altro, ma anche i valori della lealtà, dell'amicizia, della libertà, perché in Gambia il pallone non è solo un gioco: per molte donne è l'unico modo di emanciparsi da una società patriarcale segnata dall'infibulazione e dai matrimoni forzati. Con le Red Scorpions di Banjul Fatim ha trovato un gruppo di ragazze che sono diventate sorelle, ha parato rigori, vinto trofei, ha accarezzato il sogno del professionismo. Ha partecipato anche ai Mondiali Under 17 in Azerbaijan. Un giorno, però, decide di partire. La madre e i fratelli la credono impegnata in una trasferta, le compagne di squadra si interrogano stupite... Solo tempo dopo scopriranno la verità. Fatim ha preso la backway per risalire il Continente nero, ha affrontato un'odissea nel deserto ed è stata in Libia, dove i migranti vengono trattenuti in condizioni disumane, per poi imbarcarsi su un gommone alla volta della Sicilia. Troppo forte la voglia di cercare fortuna sui verdi campi europei, troppo grandi i sogni che in Africa non avrebbe mai potuto realizzare. Come migliaia di migranti, Fatim ha incontrato la morte nelle acque del Mediterraneo. Mariangela Maturi ha ripercorso le sue tracce, ha incontrato i parenti, le amiche e i compagni di viaggio, ha osservato da vicino i luoghi in cui è cresciuta indossando la divisa da calcio sotto gli abiti tradizionali. "Solo un passo per spiccare il volo" unisce narrazione e reportage per raccontare il sogno tragicamente spezzato di Fatim, per ricordarla e soprattutto celebrare il suo coraggio e la sua gioia di vivere.
[Roma] : Tlon, 2021
Planetari big ; 3
Abstract: Se un mostro è un corpo spaventoso perché fuori controllo, una donna mostruosa è una donna libera dal controllo dell'uomo. Il mostruoso femminile è un saggio sulla natura selvaggia della femminilità, che viaggia tra mito e letteratura, cronaca nera e cinema horror, mostrando la primordiale paura che il patriarcato nutre da sempre nei confronti delle donne. Da L'esorcista alla dea babilonese Tiamat, dalla biblica Lilith a Giovani streghe, attraversano leggende e vite dimenticate, Jude Ellison S. Doyle compie un viaggio alla scoperta dell'oscura potenza delle donne, rivendicando l'orrore come forza creatrice, capace di rompere le catene millenarie dell'oppressione patriarcale.
Nata sotto una buona stella / Gessica Notaro
Milano : Mondadori, 2021
Vivavoce
Abstract: La dipendenza affettiva spesso affonda le sue radici nei nostri punti più fragili, ci costringe a vivere come equilibristi che lottano contro il terrore di rimanere al fianco del proprio carnefice da una parte e, dall'altra, con quello egualmente spaventoso di rimanere soli. È ciò che è accaduto a Gessica. Ad appena vent'anni perde il padre. L'anno successivo, il fratello. Dopo il lutto, il dolore, il pianto, le crisi di panico, quando è convinta di aver finalmente trovato il modo di sopravvivere, ecco materializzarsi nella sua vita un uomo che sembra perfetto. È di una bellezza abbagliante: mulatto, occhi verdi, riccioli biondi, viso angelico su un corpo statuario. Quando entra in una stanza la contamina con la sua allegria. Come se fosse vittima di un incantesimo, Gessica decide all'istante che si prenderà cura di lui, che lo accoglierà, che sarà per lui famiglia. Potrebbe sembrare l'inizio di una romantica storia d'amore. In realtà, per Gessica inizia un nuovo calvario che porta allo stalking, fino a culminare in un'aggressione di inaudita violenza. Il 10 gennaio 2017, a sei anni esatti dalla morte del fratello, viene ferita al volto con l'acido. È sfigurata, non è possibile sapere se vedrà ancora dall'occhio sinistro, che deve tenere coperto. È allora che indossa per la prima volta una benda, nera come quella dei pirati, ma tempestata di glitter. Secondo Gessica siamo noi a scegliere come guardare il mondo: anche quando tutto sembra nero, possiamo decidere di cercare le lucciole. Quando ancora è ricoverata in ospedale, infatti, pensa già a come rialzarsi, a come sfruttare la sua popolarità per aiutare altre vittime di manipolazione e di violenza. "Nata sotto una buona stella" racconta la storia di una donna uscita più forte e più bella dall'inferno di una relazione con un manipolatore mascherata da amore, grazie a nuove consapevolezze. "Nulla è mai perduto finché riusciamo a credere fermamente nei nostri sogni e a rimanere saldi nella fede. È di questo che sono fatti i miracoli. È di questo che siamo fatti noi".
L'atlante delle donne / Joni Seager ; traduzione di Florencia Di Stefano-Abichain
Torino : add, 2020
Abstract: Questo atlante ricco di dati ci aiuta ad aprire finalmente gli occhi e ci permette di abbracciare con un unico sguardo tutto il mondo. Solo così si può capire in modo inequivocabile qual è la vera situazione delle donne, quali progressi sono stati fatti e quali sono le distanze ancora da colmare. Con un meticoloso lavoro di ricerca e analisi, Joni Seager, geografa e docente di Global Studies alla Bentley University, racconta il mondo femminile in tutti i suoi aspetti: lavoro, salute, educazione, disuguaglianze, maternità, sessualità, contraccezione, aborto, alfabetizzazione, ricchezza, povertà, potere, diritti, femminismo... Infografiche colorate, cartine e schede sono la chiave per entrare in universo in cui, ancora oggi, le donne devono chiedere permesso a un uomo per uscire di casa, o sono costrette a interrompere gli studi per mancanza di politiche che le tutelino, in cui subiscono le violenze, spesso da parte del partner, o in cui non possono praticare alcuni sport perché a loro vietati.
I lividi non hanno colore / Georgette Polizzi
Milano : Mondadori, 2020
Abstract: In questo libro Georgette Polizzi - stilista, personaggio televisivo e influencer con 600mila follower su Instagram - racconta la sua vita fatta di alti e bassi, dolore, amore, successi e cadute. Dal rapporto complicato con la madre - morta drammaticamente quando Georgette era ancora molto giovane - all'esperienza in casa famiglia; dai primi passi nel mondo della moda, alle sfide imprenditoriali; fino al matrimonio, alla partecipazione a programmi di successo come Temptation Island e alla malattia, che Georgette sta affrontando con grande coraggio e determinazione. Il racconto di una donna che non ha mai mollato, ha saputo affrontare le avversità e si è sempre rialzata.
Le conseguenze : i femminicidi e lo sguardo di chi resta / Stefania Prandi
Cagli : Settenove, 2020
Lo scellino
Abstract: Un reportage lungo tre anni che racconta, attraverso le parole di chi sopravvive, gli esiti drammatici della violenza di genere. A vivere le conseguenze dei femminicidi sono madri, padri, sorelle, fratelli, figlie e figli. A loro restano i giorni del dopo, i ricordi immobili trattenuti dalle cornici, le spese legali, le umiliazioni nei tribunali, le accuse mediatiche del «se l'è cercata», «era una poco di buono». Sempre più familiari intraprendono battaglie quotidiane: c'è chi scrive libri, organizza incontri nelle scuole, lancia petizioni, raccoglie fondi. Il tutto con l'intento di dimostrare che i femminicidi non possono essere attribuiti al caso, ma sono un fenomeno con radici culturali e sociali profonde, attecchite su un senso di proprietà e di dominio degli uomini sulle donne ancora molto diffuso.
Roma : Paesi, 2020
Acqueforti ; 1
Abstract: Il primo libro di una collana dedicata alla sessualità ad opera di Chiara Camerani, psicologa, esperta in criminologia e psicopatologia sessuale. Nel primo volume, "Sesso e Violenza", si descrivono i percorsi mentali che spingono i soggetti abusanti a valutare con grande tolleranza i propri atti devianti, analizzando le meccaniche della violenza di genere: contro le donne Ma anche contro gli uomini. I quali spesso, per la tendenza maschile a sottovalutare determinate azioni classificandole come «non preoccupanti», non sono in grado di riconoscere alcuni campanelli di allarme. Si affrontano qui le tematiche più scottanti della violenza di genere, elencando le varie tipologie - dallo stupro agli abusi, dallo stalking alla svalutazione femminile - approfondendo anche aspetti psicologici e giuridici di quando la vittima è lui, come talvolta accade nei casi di divorzio, tra mantenimento e affidamento dei minori.
Crescere uomini : le parole dei ragazzi su sessualità, pornografia, sessismo / Monica Lanfranco
Trento : Erickson, 2019
Abstract: Monica Lanfranco ha proposto a più di mille studenti adolescenti un questionario anonimo, con domande che riguardano la sessualità, il sessismo, la pornografia, la violenza sulle donne. Il corposo materiale che ha ricevuto - quasi seimila pagine - restituisce il vissuto dei nostri figli e degli alunni sul loro corpo e sulle relazioni con l'altro sesso. Sono parole preziose e importanti, che raccontano di una generazione che non vede più negli adulti dei riferimenti educativi e che delega a YouPorn la propria educazione sessuale e sentimentale. Non si parla solo di sesso, ma di emozioni, empatia, relazioni, limiti, ascolto, rispetto. Alla riflessione e agli interrogativi che le risposte dei ragazzi suscitano si alternano indicazioni bibliografiche, sitografiche e video-cinematografiche per costruire un bagaglio di fonti da condividere con i figli, gli alunni e i giovani che si supportano nel percorso educativo. I Perché la famiglia e la scuola sono le comunità sociali che dovrebbero fungere da palestra per l'educazione alla cittadinanza, e non possono derogare al compito di formare una generazione consapevole, con un immaginario libero da stereotipi, capace di riconoscere la violenza implicita nei linguaggi e nei comportamenti
Milano : Mursia, 2019
Interventi
Soveria Mannelli : Rubbettino, 2019
Abstract: Mary diciotto anni, era una ex bambina soldato, abituata a difendersi da sola e soprattutto a lottare per sopravvivere. Nel suo Paese era stata reclutata per uccidere e dopo l'addestramento secondo le più rigide e spietate tecniche di resistenza fisica e psicologica, non ebbe la forza di trasformare quegli insegnamenti di morte in un destino da killer. Una giovane martire della mafia nigeriana venduta come una bestia, violentata e costretta più volte ad abortire. Nel viaggio della tratta degli esseri umani, in piena traversata del deserto, è costretta persino a bere le proprie urine. È delle tante, troppe Mary che questo libro parla, raccontando storie, tracciando traiettorie che si intrecciano inevitabilmente con quelli dell'immigrazione, ricostruendo le ragioni perverse che spingono uomini (spesso connazionali) a schiavizzare altri esseri umani, facendo mercimonio del loro corpo
Io sono Una / Una ; traduzione dall'inglese di Marta Barone
Torino : Add, [2018]
Abstract: Io sono Una è un racconto intimo che grazie alla forza dell'arte diventa una potente denuncia della violenza di genere. Nel 1977 Una ha dodici anni. I ragazzi della sua età ascoltano punk o ska, invece lei sta imparando a suonare con la chitarra Mull of Kintyre dei Wings. È quella la musica che le piace. In quegli anni, nello Yorkshire, la figura di un inafferrabile Squartatore miete vittime tra le donne occupando le prime pagine dei giornali. Alle ragazze si consiglia «di vestire in modo non appariscente», «di tornare a casa presto la sera», «di comportarsi in modo consono», in un assurdo cortocircuito secondo cui la colpa della violenza è da imputare anche alle vittime. Dopo un episodio di abuso, Una, da ragazza sicura di sé, si trasforma e decide di imparare ad «abbassare lo sguardo» per allontanare l'attenzione dei ragazzi. Sola, impotente e piena di una vergogna che la porta a credere di essere «guasta», la protagonista di questo struggente memoir è costretta a fare i conti prima con il mondo che non sa ascoltare, poi con le proprie ferite. La storia di Una - il mio nome è Una, una di molte - deve confrontarsi con un contesto di misoginia strisciante, per trovare il modo e le parole di essere raccontata. Mischiando stili, linguaggi e atmosfere il libro va oltre l'autobiografia ed esplora la responsabilità sociale di una cultura in cui l'arroganza maschile rimane incontrastata, mentre la solitudine in cui è lasciata la vittima è una nuova e continua violenza.
Te la sei cercata / Louise O'Neill ; traduzione di Anna Carbone
[Milano] : Hotspot, [2018]
Abstract: In una cittadina di provincia dove tutti si conoscono, Emma O'Donovan è diversa. Lei è speciale: diciotto anni, bellissima, popolare, potente. È sempre perfetta e ama essere desiderata. Tutte le ragazze vorrebbero essere sue amiche, e tutti i ragazzi vorrebbero uscire con lei. Fino a quella notte. A quella festa d'estate, Emma era troppo ubriaca per rendersi conto di cosa stava accadendo, troppo ubriaca per dire basta, troppo ubriaca per ricordare. Ma quelle immagini, quelle fotografie che tutti hanno visto online, significano che non potrà mai dimenticare. E dopo la violenza comincia un nuovo incubo: Emma era speciale, ma ora è solo una fonte di imbarazzo. È sulla bocca di tutti, assurdamente additata e accusata. Davvero se l'è cercata? Davvero è sua la colpa? Senza punti di riferimento, Emma comincia a dubitare persino di se stessa.
Castel Bolognese : Itaca, 2017
Abstract: Anni Cinquanta, Ponte Chiasso, alla periferia di Como che finisce con la Dogana. I lavoratori frontalieri vanno e vengono fra il transito lento dei camion. Molte sono le giovani donne: a volte, al di qua della frontiera, non hanno nemmeno un tetto per dormire. Proprio in un sottoscala viene trovata una mattina una ragazza: morta, forse di freddo, a sedici anni, quasi ancora bambina. La tragedia suscita una gran pena in una donna di forte fede, Irma Meda. Irma si mette in mente di offrire un rifugio alle frontaliere abbandonate a sé stesse. Il 15 aprile 1957 la Casa della Giovane apre i battenti. Ospiterà, nel tempo, centinaia di operaie, studentesse, madri sole con i loro bambini. Un sovrapporsi di voci più antiche oppure contemporanee, nel libro, compone la storia della grande avventura di Irma e delle sue amiche. Ma su quale nascosta radice si innesta un'impresa lunga sessant'anni come questa, che non si esaurisce nella vita di un singolo, ma si trasmette nel tempo, e si contagia?
Roma : Viella, 2017
Storia delle donne e di genere ; 8Plurale
Abstract: Il volume presenta un'ampia rassegna sulla storia della violenza contro le donne, esplorando sia i contesti dove questa si produce e si manifesta, e in particolare l'ambito delle relazioni familiari, sia le politiche del diritto adottate per regolarla e contrastarla. I saggi si muovono lungo un arco cronologico ampio, dalla prima età moderna al presente, e spaziano tra aree differenti del territorio nazionale. La prospettiva storica si dimostra particolarmente preziosa nell'analisi del fenomeno della violenza, perché dimostra che il gesto violento, nella sua apparente naturalità e immediatezza, assume e veicola forme, linguaggi, contenuti, valori sociali diversi secondo i contesti storico-geografici. Le stesse modalità di accoglienza o di rifiuto della violenza contro le donne da parte delle società e delle istituzioni sono storicamente determinate e altrettanto capaci di concorrere alla costruzione delle relazioni tra i sessi.
Dio odia le donne / / Giuliana Sgrena
Milano : Il saggiatore, 2016
Piccola cultura ; 71
Abstract: Quando si tratta di discriminare la donna, le principali religioni monoteiste sono tutte d'accordo. Ogni donna sarà etichettata come figlia di Maria o figlia di Eva: la donna è l'origine del peccato, la tentatrice che seduce e porta alla perdizione. E allora la religione, alibi del patriarcato, serve per opprimere e sconfiggere, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio; e allora serve un dio maschio, un figlio di dio maschio, un profeta maschio, sacerdoti maschi. Norme, tradizioni e costumi hanno l'unico scopo di perpetuare il controllo sociale sulla donna, spesso grazie alla sua pia connivenza, ancora più spesso attraverso l'assuefazione alla violenza. Giuliana Sgrena svela e denuncia tutte le forme di questo odio nei confronti delle donne. Da fenomeni estremi come l'infibulazione faraonica e lo stupro di guerra, che se ripetuto per dieci volte fa sì che la donna sia finalmente convertita, a tragedie quotidiane come il femminicidio, versione contemporanea ma non meno cruenta del delitto d'onore, con cui il maschio rivendica il possesso della moglie, figlia, sorella, il diritto di deciderne la vita o la morte. Ma esistono anche prevaricazioni più sottili e subdole, come l'ideale di purezza e verginità, che condiziona le donne nelle scelte di vita, nel ruolo sociale, perfino nell'abbigliamento. Giuliana Sgrena risale alla radice stessa della sottomissione femminile, mostrando quanto ancora oggi la legge della religione riproduca la la subalternità della donna al primo sesso.
Io ci sono : la mia storia di non amore / Lucia Annibali con Giusi Fasano
[Milano] : Rizzoli, 2014
Controtempo
Abstract: 16 aprile 2013, una sera qualunque. Lucia, una giovane avvocatessa di Pesaro, torna a casa dopo essere stata in piscina. Ad attenderla, dentro il suo appartamento, trova un uomo incappuccialo che le tira in faccia dell'acido sfigurandola. Le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano destra. Quella stessa notte viene arrestato come mandante dell'aggressione Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una tormentata relazione troncata da lei nell'agosto del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per l'agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati. Come avviene in molti, troppi episodi di violenza contro le donne, anche in questo caso è stato l'abbandono a innescare la miccia del risentimento. Lo schema è purtroppo classico: il possesso scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino all'essenza della crudeltà: l'acido in faccia. In questo libro Lucia Annibali ripercorre la sua storia con quell'uomo, dal corteggiamento al processo (Il tempo con lui è stato una bestia che digrignava i denti e io mi lasciavo sbranare); passa in rassegna i momenti dell'emozione e quelli della sofferenza; racconta l'acido che scioglieva il suo viso (Un minuto dopo la belva era ammaestrata) e poi i mesi bui e dolorosissimi, segnati anche dal rischio di rimanere cieca. Per la sua tenacia, la sua determinazione e il coraggio di mostrarsi, oggi Lucia è diventata un'icona, punto di riferimento per tutte le altre donne...
Giù le mani dalle donne / Alessia Sorgato ; prefazione di Maurizio Costanzo
Milano : Mondadori Electa, 2014
Mondadori libri illustrati
Abstract: La penalista Alessia Sorgato, partendo da storie vere raccolte negli anni, affronta il drammatico tema in tutte le sue molteplici declinazioni dentro e fuori le mura domestiche: dal cyber stalking, ai maltrattamenti, dal grooming alla prostituzione minorile, fino all'uxoricidio. Traccia i profili degli offender, ma delinea anche quelli delle vittime. L'autrice ci guida nei meandri della legge, ci parla di coraggio e di fragilità, di presa di coscienza e di speranza, di tutto quello che succede quando una donna decide di aprire una porta per raccontare la sua storia e denunciare.
Nessuno può toglierti il sorriso / Valentina Pitzalis con Giusy Laganà
Milano : A. Mondadori, 2014
Ingrandimenti
Abstract: Valentina Pitzalis è morta il 17 aprile 2011. Quel giorno mio marito mi ha cosparsa di cherosene e mi ha dato fuoco. Quel giorno la Valentina che ero sempre stata, la ragazza carina, piena di vita, prospettive e sogni per il futuro, è bruciata tra le fiamme di un inferno senza senso. Non so perché tutto questo sia successo proprio a me. Me lo sono chiesta tante, troppe volte in questi anni, così come mi sono ripetuta, ogni giorno, che lui non era un mostro, ma aveva fatto, questo sì, una cosa mostruosa. So per certo però che la persona che sono oggi è stata più forte di tutto e di tutti. Ho compreso che di fronte alle avversità, di fronte a tragedie come la mia la cosa che conta è trovare la forza di reagire. Ho scelto di reagire, ho scelto di vivere, ho scelto di cercare di essere un esempio per chi crede di non avere quella forza dentro di sé, perché io... la depressione non me la posso permettere, non più. Quello che, più di tutto, mi ha dato la forza di arrivare fin qui è stata la speranza di poter aiutare tutte le donne che vivono, magari ancora senza essersene rese veramente conto, situazioni di coppia come la mia. Sono felice di poter alzare una mano sola, sono felice di avere i miei occhi senza ciglia e sopracciglia, sono felice di avere le mie gambe coperte di cicatrici. Semplicemente, sinceramente, incredibilmente... ho trovato la forza per non smettere di sorridere e sono felice di vivere! (Valentina)
Ferite a morte / Serena Dandini ; collaborazione ai testi e alle ricerche di Maura Misiti
[Milano] : Rizzoli, 2013
Controtempo
Abstract: Ferite a morte nasce dal desiderio di raccontare le vittime di femminicidio. Ho letto decine di storie vere e ho immaginato un paradiso popolato da queste donne e dalla loro energia vitale. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Così mi sono chiesta: 'E se le vittime potessero parlare?' Volevo che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi. Desideravo farle rinascere con la libertà della scrittura e trasformarle da corpi da vivisezionare in donne vere, con sentimenti e risentimenti, ma anche, se è possibile, con l'ironia, l'ingenuità e la forza sbiadite nei necrologi ufficiali. Donne ancora piene di vita, insomma. 'Ferite a morte' vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi. Ma non mi sono fermata al racconto e, con l'aiuto di Maura Misiti che ha approfondito l'argomento come ricercatrice al CNR, ho provato anche a ricostruire le radici di questa violenza. Come illustrano le schede nella seconda parte del libro, i dati sono inequivocabili: l'Italia è presente e in buona posizione nella triste classifica dei femminicidi con una paurosa cadenza matematica, il massacro conta una vittima ogni due, tre giorni. (Serena Dandini)